Il caso fidejussioni e un “sistema” contro. Tranquilli tifosi, vi difende il Milan
di Pasquale Campopiano
Pagine e pagine gonfie di dubbi e con continui rimandi alla “folle e per nulla convincente” operazione architettata da Yonghong Li per l’acquisizione del Milan. Il caso fidejussioni con le mancate garanzie per l’acquisto di Lucas Biglia e Leonardo Bonucci, è solo l’ultimo dei tackle sul nuovo Milan dei cinesi da parte dei media italiani. Che notoriamente, ad agosto, preferiscono dedicarsi alle più bizzarre fantasie di mercato, ma per il Milan fanno un’eccezione. Perfino nei giorni di Neymar e della più folle operazione finanziaria che rischia di far saltare il banco del calciomercato.
FIUMI DI PAROLE – Cioè, si è parlato più delle mancate fidejussioni di Biglia e Bonucci che dell’atomica qatariota che sta spostando la geografia calcistica, sacrificando sentimenti e passioni sull’altare del Dio Denaro. Non scherziamo. Perfino nel giorno del ritorno del Diavolo all’Inferno, con 65mila persone a San Siro per la sfida al Craiova che hanno scelto di salire a 40 gradi per rituffarsi in quel bisogno di amore a tinte rossonere, perfino quel giorno si è parlato più delle fidejussioni di Bonucci e Biglia. E oggi che la soluzione è stata trovata, che come più volte annunciato dalla stessa società di via Aldo Rossi, “tutto sarebbe stato risolto senza patemi” e che Biglia e Bonucci sono abili e arruolabili e finalmente due calciatori da poter schierare nel nuovo Milan, che succede oggi?
IERI E OGGI – Anzi partiamo da ieri. Il Milan lascia filtrare che le fidejussioni dei due ultimi acquisti sono arrivate e i siti specializzati nazionali (la maggior parte) aprono con il punto interrogativo finale: della serie “Milan, il caso è chiuso?”. Ma scusate, a me sembra di ammattire, ma se lo hanno appena comunicato, il caso è chiuso. Via quel punto interrogativo. Ovvio che altri, piuttosto che comunicare l’esito della vicenda fideussioni, abbiano invece preferito lanciarsi a caccia del “No delle 7 banche”, della “Banca Ifis di Sebastian von Furtenberg, figlio di Clara Agnelli”, alludendo a favori personali e rapporti speciali. Questo è successo ieri, si è continuato ad alimentare “la cultura del sospetto” nei confronti di questa società.
Here’s how to fill up and empty San Siro in just 25 seconds 😲😜
Vi mostriamo come riempire e svuotare San Siro in soli 25″ 😲😜#weareateam pic.twitter.com/Let2Apt1B7— AC Milan (@acmilan) 4 agosto 2017
LINEA D’OMBRA – Oggi. Dopo giorni e giorni in cui cercavo notizie d’estate e di calciomercato e mi imbattevo su “tutti i meccanismi delle fidejussioni: come funzionano e perché il Milan rischia tantissimo e perché Bonucci tornerà alla Juventus e perché Lotito farà causa a Yonghong Li quando vedrà Biglia rientrare a Formello”, oggi ho finalmente cercato notizie sulle fidejussioni. Ho sfogliato i principali quotidiani a caccia del “caso risolto”: la risposta dei media italiani è stata qualche trafiletto (che in gergo significa piccolo pezzo giornalistico di secondo piano) o l’inserimento della fine del tormentone dentro i cosiddetti pastoni societari e di mercato. Poche testate hanno dedicato lo stesso spazio del “problema fidejussioni” alla soluzione del problema fidejussioni. C’è una sottile “linea d’ombra” che è dichiaratamente prevenuta ed osteggia qualsiasi movimento della nuova proprietà cinese del Milan.
VI DIFENDE IL MILAN – I tifosi lo hanno capito, ma chi li difende? Semplice, li difende in Milan. Ai tantissimi supporters rossoneri che in queste ore mi hanno scritto sui social angosciati dalla vicenda fidejussioni quando dovevano solo gioire per il ritorno del Diavolo a San Siro, ho risposto sempre la stessa cosa. A tutti. “Tranquilli, a voi penserà il Milan stesso”. Che ha già dimostrato di puntare tutto sulla passione e l’amore della sua gente, al centro del nuovo progetto comunicativo voluto da Marco Fassone, Massimiliano Mirabelli e Fabio Guadagnini. E che nei prossimi mesi aumenterà questo senso di condivisione, prendendo per mano tutti i suoi tifosi e “portandoli all’Inferno”. L’hashtag #weareateam non è per nulla casuale: si fa squadra, insieme. Vi difende il Milan.